Arrivano molte domande circa la possibilità di accreditare la disoccupazione o NASpI (Nuova assicurazione sociale per l’impiego) su una carta prepagata o direttamente presso le Poste con PostePay Evolution o PostePay tradizionale. Diciamo subito che l’INPS, il più delle volte e sopratutto se non viene indicato alcun conto corrente al momento della presentazione della domanda di disoccupazione, inoltra le somme in denaro contante direttamente all’Ufficio Postale del Comune di residenza del cittadino. Da qualche anno, però, se l’importo dovesse superare i 1.000 euro non è più possibile pagarlo in contanti. La strada della carta prepagata diventa obbligatoria.
Pagamento della Disoccupazione su Carte Prepagate
Diciamo subito che è sicuramente molto più agevole e comodo ricevere l’accredito mensile della disoccupazione (Naspi) presso un conto corrente o una carta prepagata con IBAN. In questo modo possiamo evitarci fastidiose perdite di tempo nel fare la fila alla Posta.
Per far sì che l’INPS ci possa accreditare la disoccupazione (obbligatorio per importi superiori a 999 euro) dobbiamo indicare la modalità di pagamento in sede di presentazione della domanda. Possiamo presentare la domanda di disoccupazione sia online con il nostro PIN dispositivo dell’INPS oppure facendoci aiutare da un CAF/Patronato.
A questo punto dobbiamo indicare se preferiamo ricevere il nostro assegno mensile di disoccupazione tramite:
- Domiciliazione presso Ufficio Postale
- Conto Corrente – Libretto – Carta di pagamento con IBAN
Se abbiamo scelto la seconda ipotesi, dobbiamo indicare l’IBAN relativo.
Spesso succede che molti, magari perchè sprovvisti di conto corrente o carta prepagata, indicano Bonifico domiciliato presso Ufficio Postale. In questo caso l’INPS (Ente che effettua i pagamenti, solitamente i primi giorni del mese) invierà la somma spettante direttamente alle Poste del Comune di Residenza.
Le Poste, a loro volta, invieranno una comunicazione scritta (una lettera) alla residenza del beneficiario, per informarlo che la somma spettante è messa a disposizione da una certa data ed è possibile ritirarla (presentandosi all’Ufficio Postale indicato) con la stessa lettera ricevuta, il documento di identità ed il codice fiscale (non è consentito fare deleghe). Il pagamento ha anche una scadenza, oltre la quale non sarà possibile ricevere i soldi, che ritorneranno all’INPS (andrà fatta istanza poi all’INPS per riavere il denaro spettante, con ovvio allungamento dei tempi).
Il problema si pone se tale somma supera le € 999; sopra tale soglia, infatti, per Legge, non è possibile pagare in contanti al beneficiario! L’impiegato dell’Ufficio Postale non sarà nelle condizioni di effettuare il pagamento in contanti: l’unica soluzione diventa quella di aprire un conto corrente, un libretto postale o una carta prepagata dotata di coordinate bancarie (IBAN).
Nel caso in cui l’importo mensile sia sotto la soglia delle 999 euro, non ci sono problemi, possiamo ricevere il pagamento direttamente in contanti. Se, invece, ci troviamo difronte a cifre più alte, non avremo altra soluzione se non quella di comunicare all’INPS (compilando apposito modulo) il nostro nuovo conto corrente bancario o postale.
Non di rado, è lo stesso impiegato delle Poste che, nel caso in cui fosse impossibilitato a pagare la Naspi/disoccupazione, per superamento del limite, a consigliarci di aprire un conto corrente o un libretto postale nel quale canalizzare l’intero importo. Se, però, non vogliamo avere gli oneri che comporta l’apertura di un c/c (pensiamo all’imposta di bollo), possiamo serenamente optare per una carta di credito prepagata con IBAN.
Possiamo decidere di aprire una carta prepagata con IBAN presso qualsiasi sportello bancario, ma trovandosi alla Posta e volendo evitare di ritornare una seconda volta, possiamo optare per la PostePay Evolution, la carta prepagata dotata di IBAN nella quale è possibile fare accreditare la disoccupazione dall’INPS.
La PostePay Evolution è una carta prepagata ricaricabile dotata di IBAN, al costo di € 10 all’anno + € 5 all’emissione della carta, che consente di ricevere pagamenti (pensione, stipendio, disoccupazione, bonifici) e di effettuare pagamenti presso POS e negozi online, tramite il circuito MasterCard. E’ inoltre possibile la domiciliazione delle utenze (SDD-Sepa Direct Debit). Il tutto nel limite dei 30 mila euro; la PostePay Evolution non potrà avere un saldo superiore ai 30.000 euro.