Il nostro assicuratore ci propone di inserire la franchigia, come clausole, per rimodulare verso il basso (ottenere uno sconto!) sul premio totale da pagare. Ma sappiamo bene come funziona ed a cosa andiamo incontro in caso di incidente causato da noi? Prima di sottoscrivere un contratto è bene conoscere rischi e vantaggi. Vediamoli insieme.
La clausola di franchigia definisce la somma che, in caso di sinistro, la Compagnia non è tenuta a coprire. Tale clausola, facoltativa, rende la polizza meno onerosa rispetto ad un’assicurazione “piena”.
Limitando il costo del danno e responsabilizzando maggiormente il contraente in caso di sinistro, il premio goduto dalla nostra assicurazione potrà essere “più leggero”.
Abbiamo due tipologie di franchigia:
- La franchigia relativa dove l’assicurato è obbligato a risarcire il danno che sia pari o inferiore al valore della franchigia (es. sotto i 500 euro); nel caso il danno superasse l’importo della franchigia ci penserebbe la nostra Assicurazione a pagare interamente il danno.
- La franchigia assoluta prevede che l’importo della franchigia sia sempre a carico dell’assicurato. Esempio: provoco un danno con colpa di euro 1.500 e la mia franchigia è 500 euro: io paghero comunque 500 euro e la mia Assicurazione interviene per i restanti 1.000 euro. Per dirlo in altri termini, la nostra assicurazione copre solo l’importo eccedente la franchigia.
Attenzione, inoltre, a non confondere franchigia con scoperto. Lo Scoperto, infatti, indica una particolare clausola del contratto di assicurazione auto. Con lo scoperto, molto simile alla franchigia, la Compagnia Assicurativa applica un costo in percentuale sempre a carico dell’assicurato.
Se non vogliamo avere costi a nostro carico, nel caso di incidente per colpa nostra, è sempre meglio evitare tali clausole.