Viviamo nell’età del consumismo e dell’usa e getta, il mondo è sempre più inquinato e le stagioni non sono più le stesse. In questo degrado della natura una buona filosofia di vita, oltre al riciclo, è il riuso degli oggetti. Dare una nuova vita agli oggetti usati.
La necessità del riciclo e del riuso degli oggetti
“Mea culpa, mea culpa”, sono le parole che pronuncio prima di prendere sonno, la sera. “Cosa faccio per un mondo più pulito e vivibile?”. Sogno di essere sommersa da una montagna di bottiglie di plastica, di lattine di bevande e bidoni di detersivo. Un incubo che potrebbe interessare chiunque. La domanda che bisogna farsi è : “Cosa faccio per un mondo più pulito e vivibile?”.
Ormai quasi tutti da buon cittadini si dedicano alla raccolta differenziata, al risparmio energetico e a comprare cibi a km zero. Sono continue le campagne per la sensibilizzazione al riciclo e non dimentichiamo l’iniziativa che quest’estate ha coinvolto le spiaggie italiane. Un grosso pesce mangia plastica dalla struttura in metallo invita i cittadini e turisti a non abbandonare la plastica sulle spiaggie.
Il riuso creativo
Non manca chi si lascia prendere dall’estro creativo e inizia a riciclare vecchi ricordi e oggetti di uso quotidiano. Le bottiglie di plastica possono diventare portapenne, un vaso per fiori, portacandele, salvadanaio e una clessidra. Sono tante le creazioni firmate da Design Ryter.
Satori lab è un’iniziativa argentina composta da giovani designer e fondata dal designer Alejandro Sarmiento e la giornalista Lujan Cambariere. Hanno pensato a come riutilizzare vecchie scarpe da ginnastica e vecchie riviste. Ne è uscito fuori un tappeto morbido e gommoso e un tavolo eco-sostenibile.
Niente viene sprecato o buttato, tutto viene riciclato. Sarà questa la filosofia dei fratelli brasiliani Campana. I loro arredi nascono dall’incollaggio di pezzi residui e materiali pronti per il secchio della spazzatura. Humberto e Fernando Campana lavorano insieme a San Paolo dal 1989, e le loro opere stanno facendo il giro del mondo. Hanno postazione fissa al Vitra Design Museum,e sono state esposte anche alla Triennale di Milano.
I designer brasiliani vantano la capacità di recuperare materiali che sono “in fin di vita”, cambiandone funzione e contesto. Un gesto sorprendente. Poltrone realizzate con ritagli di materiali da scarto e da imballo della produzione industriale, oppure ideate e create con imballaggi di cartone presi dalle discariche.
Alcuni prodotti sembrano una denuncia ironica contro il consumismo o gli acquisti inutili, come le sedute con comodi peluche (forse i soliti peluche accantonati in qualche scatola in cantina): Sharks and Dolphins realizzata nel 2004, Banquette Chair del 2003 e Banquete Chair with Pandas prodotta nel 2006. Attraverso vecchie lattine si possono ottenere delle lampade o arredi imbottiti con pluriball. Il concetto di riuso dovrebbe appartenere ad ognuno di noi.