Prima di sottoscrivere un contratto di assicurazione auto è bene conoscere le clausole ad esso legate. Ci eviteranno brutte soprese in caso di sinistro! Con queste clausole, infatti, le Compagnie “limitano” il proprio rischio nel caso di incidente a cose o persone. Tutte le clausole devono essere indicate obbligatoriamente nel fascicolo informativo che dobbiamo chiedere al nostro assicuratore (sia esso agente o banca) prima di firmare la polizza. Vediamole nel dettaglio.
Clausole di esclusione e diritto di rivalsa
La clausola di esclusione consente alla Compagnia di elencare tutti i danni per cui non è prevista la copertura e l’eventuale risarcimento. Esempi tipici di esclusione sono: la guida senza patente o con patente scaduta, guida di veicolo con revisione scaduta, guida in stato di ebrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti, guida su veicoli con motore o pneumatici truccati, guida da parte di conducente diverso rispetto al contraente. In linea teorica, comunque, la nostra Compagnia sarà tenuta a liquidare il danno causato ai terzi; potrà, però, avvalersi della rivalsa sull’assicurato richiedendo a quest’ultimo di risarcire il danno pagato. Per questo motivo se chiediamo la rinucia alla rivalsa la nostra polizza auto avrà un premio più oneroso.
La Franchigia
La clausola di franchigia definisce la somma che, in caso di sinistro, la Compagnia non è tenuta a coprire. Tale clausola, facoltativa, rende la polizza meno onerosa rispetto ad un’assicurazione “piena”. Limitando il costo del danno e responsabilizzando maggiormente il contraente in caso di sinistro, il premio goduto dalla nostra assicurazione potrà essere “più leggero”.
Abbiamo due tipologie di franchigia:
1) La franchigia relativa dove l’assicurato è obbligato a risarcire il danno che sia pari o inferiore al valore della franchigia (es. sotto i 500 euro); nel caso il danno superasse l’importo della franchigia ci penserebbe la nostra Assicurazione a pagare interamente il danno.
2) La franchigia assoluta prevede che l’importo della franchigia sia sempre a carico dell’assicurato. Esempio: provoco un danno con colpa di euro 1.500 e la mia franchigia è 500 euro: io paghero comunque 500 euro e la mia Assicurazione interviene per i restanti 1.000 euro. Per dirlo in altri termini, la nostra assicurazione copre solo l’importo eccedente la franchigia.
Lo scoperto
Lo scoperto indica una particolare clausola del contratto di assicurazione auto. Con lo scoperto, molto simile alla franchigia, la Compagnia Assicurativa applica un costo in percentuale sempre a carico dell’assicurato. Supponiamo che il mio scoperto sia del 10%; se causo con colpa un danno di 1.000 euro io sarò obbligato a risarcire 100 euro, se il danno ammonta a 10.000 euro il costo a mio carico sarà di euro 1.000. Appare dunque evidente come, nel caso di scoperto, a differenza della franchigia che prevede un importo fisso, non sono in grado di prevedere a priori il mio esborso massimo in caso di sinistro con colpa.