Il rating è una valutazione del merito di credito di un Emittente rispetto ad una specifica obbligazione finanziaria o classe di obbligazioni finanziarie. Attraverso una sigla convenzionale, il rating esprime la capacità dell’emittente di far fronte puntualmente agli impegni di pagamento (interessi e rimborso della quota capitale) alle scadenze prefissate.
Un Outlook positivo indica che un’impresa è sotto osservazione per una rivisitazione al rialzo del rating (UPGRADE). Un outlook negativo indica che un’impresa è sotto osservazione per una rivisitazione al ribasso del rating (DOWNGRADE).
Con l’outlook, la società si riserva la facoltà di modificare il rating in un periodo che non supera i 24 mesi. Quando invece ci si riserva di modificare il rating nel breve periodo (3/6 mesi), allora si dice che si è in Credit Watch.
La soglia S&P fra titoli Investment & Speculative Grade è BBB- / BB+ (titoli fino a BBB- sono Invesment, da BB+ sono Speculative Grade)
Le più autorevoli agenzie di Rating internazionali sono:
- Dagong Global
- Fitch Ratings
- Moody’s Investors Service
- Standard & Poor’s
Un esempio di classi di rating può essere quello adottato da Standard & Poor’s:
- AAA – massima solvibilità
- AA – elevata qualità del credito
- A
- BBB
- BB
- B
- CCC
- CC
- D – junk bond, ovvero rischio elevatissimo di insolvenza.
Gli investitori istituzionali (si pensi ai Fondi Comuni di Investimento ed ai Fondi Pensione) investono quasi esclusivamente in strumenti finanziari denominati “Investment grade“; questa tipologia di strumenti finanziari (azioni, obbligazioni e simili) hanno una soglia limite di rating, solitamente individuata da BBB. Tutti gli strumenti finanziari classificati come BBB o al di sopra rientrano nella categoria degli Investment grade, al di sotto troviamo i titoli che non rientrano in tale categoria e che quindi non verranno presi in considerazione dagli investitori istituzionali.