Dopo queste feste natalizie, la vita quotidiana riprende con ritmo controllato, cadenzato. A questo rigore, associo in automatico una sedia essenziale nella forma, sobria, geometrica. Sto parlando della sedia Zig Zag progettata dall’architetto olandese Rietveld nel 1934. L’obiettivo era di creare una sedia dalla forma geometrica lineare, che non fosse invadente nello spazio ma creasse un continuum con esso.
Il disegno a zig zag del profilo – ottenuto con 4 piani – è stato sperimentato più volte, occorreva trovare la forma giusta affinché la seduta rimanesse in equilibrio. Per questo la sedia, tra sedile e schienale, è rinforzata con viti, cunei di legno negli angoli e unioni a coda di rondine. La sedia Zig Zag, prodotta dall’azienda Cassina, viene marchiata e porta la firma dell’Autore certificando l’autenticità del mobile e l’avvenuto controllo finale di qualità. Dettaglio presente in ogni arredo che fa parte della Collezione “Cassina I Maestri” .
Mi piace molto questa sedia, soprattutto per l’innovazione che ha portato agli inizi del Novecento: la prima seduta senza gambe e in legno a sbalzo. E per la sua chiarezza geometrica che ha richiami al cubismo. E’ unica nel suo genere.
Sicuramente è una sedia che non vi fa appisolare, ne curvare durante i pasti, rigida come i banchi della Chiesa (che sembrano fatti apposta per non addormentarsi durante l’omelia). Non ha una forma avvolgente, ma sta molto bene e dà carattere agli ambienti moderni. Nasce in ciliegio naturale lucidato, ma sono stati aggiunti colori stridenti e per rimanere nella poetica di Rietveld sono stati usati sempre colori primari (blu, rosso, giallo, bianco, nero).
Ecco come sarà organizzata la tua zona pranzo. Pavimento in battuto di cemento o in listoni in rovere sbiancato. Le sedie Zig Zag: se sembrano troppe 6, inserite due Zig Zag colorate e altre 4 sedie in legno con gambe ma sempre scegliendo un modello semplice, lineare. Il tavolo da pranzo deve essere geometrico: piano in vetro e gambe in legno, o tutto in legno ma sottile negli spessori. Sconsiglio un tavolo tutto in vetro, perché ha spesso la struttura in acciaio, che non sta bene nel nostro contesto.
La madia vicino al tavolo verrà scelta a secondo del tavolo che avete inserito. Se le gambe del tavolo sono in legno in essenza, allora anche la madia avrà quella finitura. Se invece la zona pranzo è vicina alla cucina che ha solo tinta in laccato, utilizzate quel colore.
Ricapitolando: tavolo in legno in essenza rovere scuro / ciliegio, due sedie zig zag colorate (giallo-rosso), cucina bianca, madia bianca, pavimento grigio. E le pareti? Grigie e bianche, al massimo tonalità del tortora. Ma non dimenticate di inserire un quadro astratto con i colori giallo e rosso, e un bel vaso giallo sul tavolo. E il rigore verrà smorzato!
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