Wear OS è il sistema operativo “wear” per dispositivi mobili di Google. Quando è stato lanciato l’interfaccia grafica secondo gli utenti era davvero un UI molto interessante e soprattutto all’avanguardia. Purtroppo però era così tanto all’avanguardia che è invecchiata in benché non si dica. Il punto è che probabilmente Google non ha investito tanto successivamente facendo pochi aggiornamenti per “rinfrescarla”.
Wear OS: cosa cambierà?
Adesso però c’è qualcosa di diverso nell’aria. L’interfaccia grafica di Wear OS sta infatti per vedere un miglioramento radicale. Dite praticamente addio a quello che prima era Android Wear. Dite addio a un interfaccia abbastanza “incasinata” e con funzionalità un po’ ristrette rispetto per esempio a quello che abbiamo con Apple Watch che il più noto concorrente dei dispositivi con Wear OS. Adesso in questa UI infatti ci sarà anche l’integrazione con il nuovo Google Fit e con questa nuova integrazione ci sarà anche una gestione più precisa dei passi e dei nostri movimenti.
Ma non sono questi gli unici cambiamenti. Wear OS infatti cambierà l’interfaccia grafica in modo radicale. Adesso con questa nuova UI sarà possibile visualizzare tutte le notifiche contemporaneamente. Diciamo che le notifiche saranno il centro di controllo di Wear OS, com’è giusto che sia fra l’altro.
Adesso basterà infatti fare uno swipe per il basso e si avrà accesso a delle funzionalità di scorciatoie rapide. Inoltre, Google Assistant con questo nuovo update diventa sempre più intelligente su Wear OS. Infatti adesso il nuovo assistenza sarà in grado di “prevedere” quelle che sono le nostre azioni. Quindi se sa che alle 18 usciamo da lavoro ci da subito le informazioni relative al traffico per poter tornare a casa. Insomma, tutta una serie di funzionalità molto interessanti e che soprattutto aumentano l’esperienza utente degli Android Wear. Con questo aggiornamento infatti non saranno dei classici orologi, o dei dispositivi che ci fanno capire quando abbiamo una notifica, ma iniziano a diventare dei dispositivi a se. I Wear iniziano ad avere un loro senso e purché sono sempre dispositivi companion, ovvero che funzionano grazie ad un’altro dispositivo, adesso hanno delle funzionalità ben specifiche che sullo smartphone non si utilizzano perché è un dispositivo dedito ad altro!