Ormai quasi nessuno utilizza più il cellulare per lo scopo per il quale era nato, ovvero telefonare, semplicemente. Le telefonate stanno pian piano scomparendo, a favore di sistemi di messaggistica più immediati come appunto WhatsApp.
Lo dimostrano i nostri piani tariffari, ricolmi di minuti non utilizzati, ma sempre troppo poveri di Gb per i nostri gusti, dati che ci servono e ci sono indispensabili per restare in contatto con il mondo tramite internet.
A dirlo è la società di analisi Deloitte, secondo quanto scrive Key4biz, che ha rilevato in una recente ricerca che il 22% degli utenti durante l’anno scorso non ha mai fatto una telefonata nel senso tradizionale del termine, usando cioè la rete telefonica e non quella internet tramite Skype o WhatsApp, tanto per fare un esempio. Nel 2012 la percentuale si attestava all’11%, quindi stiamo assistendo ad un cambiamento davvero epocale. Quest’anno pare inoltre che più di un quarto (26%) degli utenti smartphone dei marcati ‘maturi’ userà il suo dispositivo soltanto per i servizi dati, nella fascia d’età 18-24 anni.
In Italia non va diversamente che nel resto nel mondo. Nel Belpaese, infatti, nel 2015 le chiamate hanno registrato un calo in tutte le fasce di età ed in particolar modo fra gli adulti.
Per non parlare degli SMS: il loro utilizzo è diminuito per tutte le fasce di età, con un calo a doppia cifra per gli under 25 e per gli over 65 (-10%). Messaggistica istantanea, social network e e-mail sono invece i più utilizzati.
I servizi di messaggistica come Whatsapp hanno riscontrato il maggior successo nel pubblico più adulto, passando dal 27% del 2012 al 59% nel 2015. Un cambiamento davvero importante, soprattutto per quanto riguarda i modelli di business degli operatori telefonici e dei produttori di smartphone.
Bisognerà puntare sempre più sulle offerte dati, per accompagnare la crescente diffusione dei cosiddetti ‘phablet’, e molto meno su chiamate ma soprattutto sugli SMS, ormai quasi spariti dalla circolazione.